SULPICIA
. D'una Sulpicia, moglie di Caleno, che fiorì ai tempi di Domiziano, sono note le lodi di Marziale in due epigrammi (X, 35; 38). Di lei ci è giunto un frammento di due versi, nel quale è traccia della sua smoderata passione per il marito. Inoltre vanno sotto il suo nome, con il titolo di Satira di Sulpicia, settanta esametri in cui è lamentata la sorte dei filosofi espulsi da Roma per decreto di Domiziano e si allude alla morte violenta del tiranno. Molto si discusse sull'autenticità del carme che alcuni studiosi, senza motivi sufficienti, ritennero una falsificazione o del tempo d'Ausonio o dell'età umanistica.
Ediz.: La migliore è quella di Jahn-Bücheler-Leo, A. Persii Flacci D. Iunii Iuvenalis Sulpiciae Saturae, Berlino 1910.