SUFFOLK (A. T., 47-48)
Contea dell'Inghilterra sud-orientale (East-Anglia) compresa tra le contee di Norfolk a N., di Cambridge a O., di Essex a S.; a E. si affaccia sul Mare del Nord, dalla foce del Waveney all'estuario dello Stour, con un litorale di circa 83 km. Il territorio (3837 kmq.) consta di una pianura appena ondulata: solo nella parte occidentale una diramazione dei Chiltern Hills forma basse colline calcaree, inferiori ai 400 m., che si estendono da Haverhill a Thetford. Il terreno risulta costituito, per la maggior parte, di argilla, ricoperta da uno spesso e continuo strato di depositi glaciali, che rendono il suolo particolarmente fertile e adatto alle colture.
I corsi d'acqua della contea, tutti tributarî del Mare del Nord scorrono in valli appena delineate sboccando in mare con ampî e profondi estuarî, sulle rive dei quali, data la natura bassa e alle volte paludosa della costa, sorgono i porti. Così il Wavenay, il Blyth, l'Alde (che in prossimità della costa piega a sud con brusco gomito e scorre per un certo tratto parallelamente a questa, formando una stretta penisola che si protende in mare con il promontorio di Orford Ness), il Deben e il Gipping, formante l'ampio estuario di Orwell in cui mette foce anche lo Stour.
Il clima della contea è caratterizzato da estati relativamente calde, inverni freddi, e scarse precipitazioni. Queste condizioni e la speciale costituzione geologica del suolo favoriscono le colture e il Suffolk è infatti una delle più importanti contee agricole inglesi.
Scarse piogge e alte temperature nell'estate, larghi tratti di terreno ondulato, favorevole all'aratura, suolo fertile, permettono largamente la coltivazione dei cereali, che occupano infatti una metà circa del territorio. Il grano è coltivato specialmente nella parte occidentale della contea, l'avena e l'orzo nella parte orientale e nel sud-est; nelle valli inferiori vengono coltivati gli ortaggi (piselli, fave, carote). Dopo la guerra mondiale ha preso grande incremento la coltivazione della barbabietola da zucchero.
Parte notevole del territorio è occupata da prati artificiali per l'allevamento di numerosi bovini da latte e da macello; si allevano anche cavalli e numerose pecore.
Il Suffolk fu tra le più popolose e ricche contee inglesi, con un attivo traffico di pesce con l'Olanda, e varie fiorenti industrie, tra le quali prima quella della lana che per più secoli (XIV-XVII) fu la principale fonte di ricchezza; in seguito, la vicinanza della capitale fece sviluppare l'agricoltura, già favorita dal clima e dalla fertilità del suolo.
Le principali industrie odierne si connettono con l'agricoltura: fabbriche di seminatrici, aratri e concimi chimici a Ipswich, Stowmarket e Bury St Edmunds, di malto a Woodbridge. Importanza notevolissima ha inoltre la pesca.
Amministrativamente, la contea si divide in East Suffolk (294.977 abitanti) e West Suffolk (106.137 ab.), i cui capoluoghi sono rispettivamente Ipswich (87.557 ab.) e Bury St Edmunds (15.941); altri centri notevoli sono: Stowmarket (4245 ab.) e Woodbridge (4598) nell'interno, Yarmouth (60.710 ab.) e Lowestoft (44.326) sul mare; i due ultimi, importantissimi centri per la pesca delle aringhe e degli sgombri.
Storia. - Nell'epoca preromana la regione faceva parte del regno degli Iceni, poi fu occupata dai Romani e da questi devastata dopo la ribellione di Boadicea. Dopo l'invasione anglosassone, il Suffolk (Suđfolc, Supfolc) fece parte del regno degli Angli orientali, fu invasa e devastata dai Danesi e quindi compresa nel Danelaw. I Normanni vi si stabilirono dopo la conquista, erigendovi varî castelli, e ne fecero una contea, ma parte dei territorî era sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovato di Ely. Nelle guerre civili del sec. XIV gran parte del Suffolk parteggiò per Thomas di Lancaster. Nel 1525 gli artigiani del Suffolk si ribellarono a Enrico VIII, e alla morte di Edoardo VI, la principessa Maria, figlia di Enrico, vi reclutò un esercito per far valere i suoi diritti alla successione. Nella guerra civile del sec. XVII il Suffolk parteggiò per il Parlamento.
Conti e duchi di Suffolk. - Titoli portati da varie famiglie inglesi. Roberto barone Ufford (1298-1369) fu creato conte di S. nel 1337 da Edoardo III, ma morto senza eredi suo figlio William, titolo e beni passarono alla corona. Nel 1385 Riccardo II li concesse a Michael Pole (1330-89), il cui figlio William (1396-1450) prese parte alle campagne di Francia di Enrico V. Rimpatriò nel 1431 e cadde in disgrazia per aver promesso ai Francesi i possedimenti inglesi dell'Anjou e del Maine: fu condannato all'esilio, ma poi giustiziato il 2 maggio 1450. Enrico VIII creò Charles Brandon duca di Suffolk (v.) nel 1514. Il titolo passò a suo figlio Charles, si estinse alla morte di questi nel 1551, ma fu ricreato a favore di Henry Grey marchese di Dorset e marito di Frances, figlia del primo duca di Suffolk. Sua figlia, lady Jane Grey, alla morte di Edoardo VI fu proclamata regina dal duca di Northumberland, ma il paese appoggiò i diritti della principessa Maria che fu proclamata regina e Jane Grey fu fatta giustiziare. Il duca di Suffolk sfuggì allora alla sorte della figlia, ma avendo preso parte alla ribellione di sir Thomas Wyatt nel 1554 fu giustiziato nel febbraio di quell'anno, e il titolo di nuovo si estinse. Nel 1603 Thomas Howard, barone Howard de Walden (v. suffolk, thomas howard), figlio del duca di Norfolk, fu creato conte di Suffolk. Il ventesimo conte, che porta anche il titolo di Berkshire, Charles Henry George Howard, nato il 12 settembre 1897, è discendente di Thomas Howard, mentre il titolo di baroni Howard de Walden è portato dalla famiglia Ellis, per discendenza femminile dal terzo conte di Suffolk.
Bibl.: G. E. C., Complete Peerage, Londra 1926.