SUESSA
Corrisponde all'odierna cittadina di Sessa Aurunca della provincia di Napoli, sulle pendici del vulcano spento in Roccamonfina, a breve distanza del Monte Massico. In antico fu la città principale degli Aurunci.
Venuta in lotta con Roma, fu sconfitta da T. Manlio nel 340 a. C. e divenne alleata dei Romani, ma non troppo fedele, tanto che dopo la sconfitta alle Lautolae nel 315 è punita col saccheggio del territorio. Nel 313 vi fu dedotta una colonia di diritto latino. Nella seconda gnerra punica si scusa di non poter fornire il contingente richiesto e viene punita con l'assegnazione di un contingente doppio. Continua a fiorire durante la Repubblica e l'Impero: nelle guerre civili prende le parti di Silla; Augusto vi deduce un'altra colonia che da lui prende il nome di Colonia Iulia Felix Classica Suessa.
Notevoli le rovine, ma poco esplorate: ha un teatro con criptoportico in reticolato; sotto il palazzo vescovile forse un tempio; un anfiteatro ed altri avanzi non identificabili. Famoso l'antico ponte Ronaco, di 21 arcate.
La città conia monete proprie con varî tipi dal 280 al 240 a. C.
Bibl.: E. H. Bunbury, in Smith, Dict. of Geogr., 1868; Not. Scavi, 1878, p. 170; 1900, p. 198; 1909, p. 216; Philipp, in Pauly-Wissowa, IV A, 1931, c. 584; N. Borrelli, Osservazioni e chiarificazioni intorno alla monetazione di Suessa degli Aurunci, in Rassegna numismatica, XXXII, 1935, pp. 321-326, con la bibl. prec. sull'argomento; Not. Sc., 1943, p. 143; M. Della Corte, Le iscrizioni graffite nel criptoportico del teatro di Sessa Aurunca, in Ist. Studi Romani, Campania Rom., I, Napoli 1938, p. 187-204.