subliminale In psicologia, termine introdotto dal filosofo e psicologo A.H. Pierce per designare le sensazioni sotto il livello della coscienza, troppo deboli per essere riconosciute. Si parla di pubblicità s., di proiezioni e trasmissioni s. per indicare quelle forme di persuasione occulta che potrebbero attuarsi attraverso messaggi inseriti nelle proiezioni cinematografiche e soprattutto nelle trasmissioni televisive, consistenti in immagini e voci di brevissima durata che, pur non essendo percepite coscientemente dagli spettatori, sono tuttavia in grado di agire nel loro subconscio.