sublimazione
sublimazióne [Der. del lat. sublimatio -onis, dal part. pass. sublimatus di sublimare, che è da sublimis "che giunge fin sotto (sub) la soglia (limen) più alta", con allusione al vapore che si forma nel fenomeno] [FML] Fenomeno consistente nel passaggio di una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme direttamente, cioè senza passare attraverso lo stato liquido, mediante la fusione del solido e la successiva evaporazione del liquido; il termine indica talora anche il processo diretto inverso, che propr. si chiama brinamento. ◆ [FML] Calore di s.: quello da somministrare a un grammo di sostanza solida per ottenerne la s.; per es., per l'anidride carbonica solida (il cosiddetto ghiaccio secco) è di circa 670 kJ/kg (²140 cal/g). ◆ [FML] Tensione di s.: la tensione di vapore di una sostanza allo stato solido; piuttosto piccola a temperatura ordinaria (salvo che per alcune sostanze che si sublimano facilmente, come, per es., la canfora), cresce rapidamente con la temperatura.