stufa
Il vocabolo compare in Fiore CLXXXIX 6, nel discorso della Vecchia: convien ch'ella sia stufata, / ché colla stufa guerir se ne suole, dove presenta il senso, usuale in antico, di " bagno caldo " (cfr. Intelligenza 68 " L'ottavo loco è termasse chiamato, / secondo lo latin de li romani, / e per volgare sì è stufa appellato "; Boccaccio Dec. II 4 24 " e in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e con acqua calda lavò... ").
Corrisponde ad estuve del Roman de la Rose, su cui pure Jean indugiava con ironica insistenza (cfr. nel Fiore il gioco stufata / stufa): " Si m'esteut que j' aille aus estuves, / Tout aions nous gaienz deus cuves; / N'i' vaudrait riens bainz senz estuve, / Pour ce couvient que je m'estuve " (vv. 14361-64). Il passo ne richiama un altro nel principio del discorso della Vecchia, in cui estuve era assunto metaforicamente, per rappresentare il caldo della passione: " E vous baignereiz en !'estuve / Ou Venus les dames estuve " (vv. 12751-52). Vedi anche STUFARE.