Orta, Studio
– Sodalizio artistico costituito dall'argentino Jorge Orta (n. Rosario 1953) e dalla britannica Lucy Orta (n. Sutton Coldfield 1966) nel 1991, anno in cui hanno fondato a Parigi il loro centro di ricerca che ha per obiettivo la produzione di opere d'arte, pubblicazioni, laboratori e seminari. Gli Orta utilizzano una vasta gamma di mezzi espressivi – disegno, pittura, scultura, serigrafia, fino ad arrivare a installazioni, workshop e performance – per affrontare questioni di natura sociale come l’alimentazione, lo spazio abitativo e la sostenibilità ecologica. Emblematica in questo senso la serie di opere Refuge wear (1992-96), habitat di estensione minima e di natura mobile (come tende da campeggio o sacchi a pelo) rimodellati secondo una fisionomia antropomorfa. Nel 1997 hanno iniziato il progetto pluriennale Hortirecycling: riutilizzando gli scarti di vari processi alimentari, realizzano una serie di strutture di uso comune – frigoriferi, carrelli e ripiani per la raccolta e la conservazione del cibo – sintesi simbolica tra funzionalità, design e risparmio energetico. A partire dai primi anni del nuovo secolo portano in numerose città la performance 70 × 7 The meal, veri e propri banchetti a cui gli spettatori prendono parte come ‘invitati’: momento di scambio e confronto sul tema della sostenibilità ecologica, dell’impatto ambientale e dei processi alimentari; progettano, inoltre, la riqualificazione dei vecchi siti industriali di La Laiterie (2000), lungo il fiume Grand Morin, opera che prosegue con il restauro di due cartiere storiche, il Moulin De Boissy (2007) e la Sainte Moulin-Marie (2009). Per l’eccellenza artistica del loro messaggio ambientalista, nel 2007 è stato loro assegnato il Green leaf award dallo United Nations environment programme in collaborazione con il Natural world museum del Nobel peace center di Oslo. Nel 2012 hanno presentato al MAXXI di Roma l’installazione composita Fabulae romanae, quasi un excursus simbolico sul tracciato di tutto il lavoro di ricerca dei due artisti.