• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

STREPTOMICINA

di Franco SCANGA - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
  • Condividi

STREPTOMICINA (App. II, 11, p. 922)

Franco SCANGA

Dalla s., per idrogenazione catalitica, si è ottenuta la Diidrostreptomicina, che presenta una maggiore stabilità e non è idrolizzata dagli alcali, neppure con il riscaldamento a 100 °C; biologicamente però i due prodotti si equivalgono, eccetto che per alcune differenze riguardanti la tossicità.

L'azione della s. è essenzialmente battericida, ma è influenzata da varî fattori, come il numero dei batterî, la fase di crescita ed il pH del mezzo.

La s. e il suo derivato presentano entrambi lo stesso spettro d'azione: agiscono su moltissimi germi gram-negativi (Pasteurella, Brucella, Hemophilus, Salmonella, Klebsiella, ecc.) e, in misura più limitata, su diversi germi gram-positivi; ma l'azione antibatterica più importante è quella esplicata sui micobatterî che, per la prima volta nella storia della medicina, possono venire attaccati e distrutti nell'organismo.

Contrariamente a quello che si osserva nel caso della penicillina, delle tetracicline e di altri antibiotici, la resistenza verso la s. insorge rapidamente, e, dopo l'acquisizione, difficilmente si perde. In alcuni casi si può osservare addirittura il fenomeno della "streptomicino-dipendenza", cioè i germi crescono solo in presenza dell'antibiotico. Il problema della resistenza assurge a particolare importanza ove si pensi che il trattamento streptomicinico della tubercolosi deve essere protratto per qualche mese. Questo grave inconveniente può venire mitigato e spesso eliminato con il contemporaneo impiego di altri farmaci antitubercolari, come l'acido paraminosalicilico (PAS) e l'isoniazide.

La s. e la diidrostreptomicina non sono esenti da un certo grado di tossicità: il primo antibiotico può determinare disturbi neurotossici a carico del ramo vestibolare dell'ottavo paio di nervi cranici; la diidrostreptomicina a carico del ramo cocleare. I disturbi consistono nel primo caso in vertigini, perdita dell'equilibrio, atassia, vomito; nel secondo caso in ronzio auricolare, ipoacusia con esito sovente in sordità. Tali inconvenienti sono generalmente in relazione con la posologia e con la durata del trattamento, ma talvolta (sovrattutto la sordità) insorgono anche dopo somministrazione solo di qualche grammo di antibiotico; possono talora attenuarsi e scomparire anche senza la sospensione della cura, ma in genere sono poco reversibili e possono continuare a progredire anche dopo l'interruzione del trattamento. Sotto il profilo della tossicità, pertanto, la diidrostreptomicina è più pericolosa e ciò spiega la tendenza attuale a proscriverla dall'impiego in clinica umana.

La s., somministrata per bocca, non è per nulla assorbita, per cui questa via è riservata solo alle infezioni strettamente localizzate al tubo digerente. Il suo impiego più comune è per via endomuscolare (1/2 g ogni 12 ore): l'antibiotico è assorbito rapidamente e si diffonde a tutto l'organismo; per ottenere però nel liquor concentrazioni sufficienti, è necessario praticare l'inoculazione direttamente nel rachide.

L'indicazione principe della s. è la malattia tubercolare; è anche indicata nelle infezioni sostenute da germi gram-negativi. Associata alla penicillina, di cui potenzia l'azione ed estende lo spettro antibatterico, è utilizzata in numerose altre malattie.

Vedi anche
amminoglicosidi Gruppo di antibiotici con struttura chimica simile; ne fanno parte neomicina, streptomicina, ribostamicina, paronomicina, gentamicina e altri. Esercitano un rapido effetto battericida e hanno un ampio spettro di azione. Vengono solitamente somministrati per via parentale mentre per via orale vengono ... penicillina Antibiotico elaborato da Penicillium notatum. La sua scoperta, che segna l’inizio dell’era degli antibiotici, spetta ad A. Fleming, il quale nel 1932 osservò, in piastre di agar seminate con stafilococchi e incidentalmente inquinatesi con Penicillium notatum, la scomparsa di colonie batteriche in vicinanza ... chemioterapia Ramo della terapia che studia l’impiego di farmaci sintetici nella cura delle malattie infettive; per estensione, la cura di affezioni di altra natura con prodotti di sintesi (chemioterapia delle elmintiasi, chemioterapia dei tumori ecc.). Compito fondamentale della chemioterapia è la ricerca e la preparazione ... antibiotico Sostanza prodotta da microrganismi e capace d’agire su altri microrganismi (o su cellule viventi) inibendone la crescita o distruggendoli (azione di antibiosi). Il fatto che prodotti batterici potessero svolgere un’azione antibiotica era noto sin dai primi tempi della batteriologia, ma sono stati l’isolamento ...
Tag
  • PAIO DI NERVI CRANICI
  • RONZIO AURICOLARE
  • IDROGENAZIONE
  • TETRACICLINE
  • PENICILLINA
Altri risultati per STREPTOMICINA
  • streptomicina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Antibiotico elaborato da alcune varietà di Actinomiceti, soprattutto da Streptomyces griseus, isolato nel 1944 da S.A. Waksman, A. Schatz e A. Bougie. Sia la s. sia la diidrostreptomicina (anch’essa dotata di attività antibiotica, ma più sensibile agli agenti ossidanti e riducenti) sono abbastanza stabili ...
  • STREPTOMICINA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    Massimo ALOISI Franco ROSSI . Per importanza ed applicazione pratica è il secondo antibiotico dopo la penicillina. È stata scoperta da S. A. Waksman e coll. nel 1944, dopo lunghi e sistematici studî sugli antibiotici prodotti da microrganismi del suolo. Fra questi gli autori citati trovarono particolarmente ...
Vocabolario
streptomicina
streptomicina s. f. [der. del nome del genere Streptomyces, comp. di strepto- e -myces «-micete»; ingl. streptomycin]. – Antibiotico elaborato da ceppi di streptomiceti della specie Streptomyces griseus, isolato nel 1944: ha avuto grandissima...
streptomicinodipendènte
streptomicinodipendente streptomicinodipendènte agg. [comp. di streptomicina e dipendente]. – In microbiologia, di microrganismo che presenta streptomicinodipendenza.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali