STRATONICEA
. Antica città di Caria, così denominata, se non fondata, da Antioco I re di Siria in onore della propria moglie Stratonice figlia di Demetrio Poliorcete. Nelle turbinose vicende del periodo dei Diadochi, Stratonicea appartenne volta a volta ai Seleucidi, forse ai Tolomei, ad Antigono Dosone e a Filippo V di Macedonia, alla repubblica di Rodi. Inclusa nella provincia romana d'Asia e ricordata come città libera, ebbe a soffrire assedio e multe da Mitridate, del che fu poi compensata da Silla. Nerva le restituì la privilegiata posizione di città libera che essa aveva, non sappiamo quando, perduta. In età cristiana fu sede vescovile. Il luogo di Stratonicea si è potuto identificare in grazia della sua ricca epigrafia presso la moderna Eskihisar nella valle del Marsyas, dove appaiono notevoli resti di costruzioni, tra cui ben riconoscibile un teatro. Nel distretto di Stratonicea era Lagina col suo importante santuario di Ecate il cui fregio è al museo di Istanbul. Stratonicea batté moneta dal 166 a. C. fino a Gallieno. Distinta da questa Stratonicea è la meno importante Stratonicea sul Caico, anch'essa fondata probabilmente da Antioco I.
Bibl.: H. Hirschfeld, in Sitzungsber. der Berl. Akad., 1879, p. 331; Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, 1931, coll. 322-25; le iscrizioni in Corp. Inscr. Graec., 2715-36; Corp. Inscr. Lat., III, p. 804; Ph. Le-Bas, Voyage arch., Parigi 1847 segg., III, pp. 514-35; Bull. de Corr. Hell., V, IX, XIV, XV, XVIII, XXIV, XXVIII, XLIV; le monete in Coins of the Brit. Mus. Caria, 147; Imhoof-Blumer, Kleinasiat, Münzen, I, p. 152. Sull'Hekataion di Lagina cfr.: Chamonard, Les sculptures de la frise du temple d'Hekate, in Bull. de Corr. Hell., 1895, p. 225, e A. Schober, Der Fries des Hekataions von Lagina, Baden bei Wien 1933. Per Stratonicea sul Caico, v.: L. Robert, Villes d'Asie Mineure, Parigi 1935, p. 43 segg.