Pseudonimo dello scrittore greco Giànnis Chatziandrèas (Cairo 1911 - Atene 1980). Visse a lungo ad Alessandria d'Egitto, che celebrò nelle prime raccolte di poesia (Φελλάχοι "Fellàh", 1937). Dal 1944 pubblicò libri di racconti, poi confluiti in Τὰ διηγήματα ("I racconti", 1978). Acquistò fama con una trilogia di romanzi (῾Η λέσχη, 1960, trad. it. Il circolo, 1984; ῾Αριάγνη "Arianna", 1962; ῾Η νυχτερίδα "Il pipistrello", 1965: tit. complessivo ῾Ακυβέρνητες πολιτεῖες "Città alla deriva"): ambientati rispettivamente a Gerusalemme, al Cairo, ad Alessandria, fra il 1942 e il 1944, essi narrano le vicissitudini dei Greci che dall'esilio lottavano per preparare il ritorno della democrazia nel loro paese. Ai fatti che prelusero al colpo di stato del 1967 fa riferimento il romanzo ῾Η χαμένη ἄνοιξη ("La primavera perduta", 1976). Fu amico e studioso di Kavàfis (῾Ο Καβάϕης καὶ ἡ ἐποχή του "Kavàfis e la sua epoca", 1958).