STRATFORD DE REDCLIFFE, Stratford Canning, primo visconte
Diplomatico britannico, nato a Londra il 4 novembre 1786, morto a Frant (Sussex) il 14 agosto 1880, primo cugino del ministro George Canning (v.). Entrò nel Foreign Office nel 1807. Nel 1808 fu inviato a Costantinopoli come primo segretario, e nel 1810 vi divenne incaricato di affari. Per opera sua fu stipulato il trattato di pace russo-turco di Bucarest del 28 maggio 1812, che liberò l'esercito russo del Danubio per far fronte all'invasione napoleonica. Nel maggio del 1814 fu nominato ministro in Svizzera, dove trattò la creazione dello stato federale neutrale svizzero. Rimpatriò nel 1818, nel 1820 fu nominato ambasciatore a Washington, dove rimase fino al suo trasferimento a Pietroburgo nel 1824. Nel 1825 fu trasferito a Costantinopoli, con l'incarico d'indurre la Turchia ad accettare il progetto di George Canning a favore dell'indipendenza greca. Dopo Navarrino lo S. persuase i suoi colleghi a lasciare Costantinopoli per Corfù. Per sua iniziativa, fu stipulato l'accordo franco-russo-britannico per l'autonomia della Grecia sotto una monarchia ereditaria.
In seguito a una divergenza con l'Aberdeen lo S. si dimise e rimpatriò nel 1829. Inviato di nuovo in Turchia nel 1831 in missione speciale per ottenere un'estensione dei confini della nuova Grecia, vi riuscì pienamente. Dopo il 1841 durante una sua permanenza in Turchia appoggiò la politica di riforme del sultano ‛Abdul-Megīd I, esercitando grande influenza sul governo turco. Nel 1852 fu creato visconte Stratford de Redcliffe. Quando la Russia tentò di far accettare dal sultano il suo protettorato su tutte le popolazioni cristiane dell'impero, lo S. appoggiò il sultano nel suo rifiuto; e scoppiata la guerra di Crimea fu instancabile nella sua attività diplomatica. Conclusa la pace, lo S. tornò a Londra e nel 1858 si dimise definitivamente, e non ebbe altri incarichi. Finì per convincersi che non si poteva evitare lo sfacelo turco, ma credeva che bisognasse ritardarlo il più possibile per fare argine alle ambizioni russe; accolse con piacere il formarsi dei nuovi stati balcanici indipendenti. Pubblicò un volume, The Eastern Question.
Bibl.: S. Lane-Poole, Life of Lord S. de R., voll. 2, Londra 1888.