Diplomatico (Londra 1786 - Frant, Sussex, 1880). Cugino di G. Canning, entrò in diplomazia nel 1807; incaricato d'affari a Costantinopoli (1810-12), preparò il trattato di pace di Bucarest (28 maggio 1812) tra la Russia e la Turchia, permettendo così alle forze russe di concentrarsi nella guerra contro Napoleone. Ministro in Svizzera (1814-18), propose il piano per la neutralità della Confederazione elvetica, che fu approvato dal Congresso di Vienna nel 1815. Tornato a Costantinopoli come ambasciatore (1825-29), si adoperò per ottenere l'indipendenza della Grecia, sancita dal trattato di Adrianopoli del 14 ag. 1829. Dopo un interludio parlamentare (1829-40), fu nuovamente ambasciatore a Costantinopoli (1841-46, 1848-51 e 1853-58), ove, guadagnatosi la fiducia del sultano, si attivò per realizzare la riforma interna dello stato turco. Convinto che per gli interessi britannici fosse necessario mantenere in vita la Turchia, nel 1853 spinse il sultano a opporsi a un aumento dell'influenza russa sugli affari ottomani, pur sforzandosi di evitare la guerra russo-turca e il seguente conflitto di Crimea. Fu creato visconte nel 1852.