stramonio Erba annua (Datura stramonium) della famiglia Solanacee, alta sino a 1,50 m, con fusti ramificati, foglie lungamente picciolate, un po’ asimmetriche, ovate, irregolarmente lobate e dentate, con odore sgradevole; i fiori, solitari nelle biforcazioni del fusto, hanno corolla bianca, con lungo tubo ed emanano un delicato profumo nelle ore notturne; il frutto è una capsula ovata, lunga circa 4 cm, coperta di fitti aculei, che si apre in 4 valve e contiene molti semi reniformi, neri, rugosi, lunghi 3 mm. Originario dell’Asia occidentale, è diffuso in tutto l’emisfero boreale nei luoghi ruderali e in quelli coltivati, è frequente anche in Italia.
Le foglie e i semi dello s., per il loro contenuto di alcaloidi, come atropina, scopolamina e iosciamina, sono stati usati in passato per la preparazione di polveri o sigarette antiasmatiche e per ottenere l’olio di s., un liquido oleoso impiegato per uso locale a scopo antidolorifico.