STRADELLA (A. T., 24-25-26)
Cittadina e comune della provincia di Pavia, nella regione dell'Oltrepò. Il territorio comunale (18,77 kmq.) si stende sulle due rive del torrente Versa, che, poco a valle del centro abitato, affluisce al Po, ed è costituito da un breve lembo di pianura e dagli ultimi sproni collinari dell'Appennino, che qui raggiungono il loro punto più settentrionale. Il corso del Po lo lambisce serrato sull'opposta sponda dall'emergenza del colle di S. Colombano; lungo la sua valle è quindi il passaggio obbligato di vie, che, sulla destra del fiume, conducono dall'Emilia ai bassi corsi della Scrivia e del Tanaro. L'importanza di Stradella, che si eleva a 101 m. s. m., sul declivio settentrionale di uno di quei poggi, è legata alla sua posizione sulla grande strada Piacenza-Alessandria (vi metteva capo la via Emilia, che attraversa l'abitato col nome di via Vittorio Emanuele), seguita da ferrovia; l'esistenza di un vecchio centro è provata dalle torri (di cui una in città) poste a guardia del passaggio. Il territorio del comune è per oltre i 4/5 coltivato a vite, e Stradella è uno dei maggiori mercati di vini della Lombardia. La popolazione, che era di 7193 ab. nel 1861 e di 8979 nel 1901, scendeva a 8307 nel 1911, per risalire a 8662 nel 1921 e 9143 (481 abitanti per kmq.) nel 1931. Il centro, che ha aspetto di cittadina moderna, con vie regolari e ben tenute, partecipa a una discreta attività industriale: 298 esercizî con 1569 addetti nel 1927 (circa 1/5 della popolazione). Oltre agli stabilimenti enologici Stradella ha fabbriche di cementi e di calce, di strumenti musicali, molini e concerie. La stazione, sulla linea Piacenza-Alessandria, è punto di partenza della diramazione verso Pavia e Milano.