Poeta tedesco (Bramstedt, Holstein, 1750 - Sondermühlen, Osnabrück, 1819). Dei poeti del Göttinger Hain, lo S. è, accanto al Holty - Burger sta a sé - il solo che sia riuscito ad esprimere un proprio intimo dramma: accanto tristezza per una giovinezza che si spegne, il lento ascendere di un'anima dalle passioni e dagli affetti terreni, alla pace di Dio. Con gli anni, il tono della sua lirica si fa più intimo, e il motivo dominante di tutta la poesia, il bisogno di abbandonarsi in seno alla natura o a una creatura amata, si fa sempre più palese.
Vita. Conobbe assai giovane Klopstock, prima di compiere i suoi studî, al pari del fratello maggiore Christian, a Halle e a Gottinga; qui, entrato anch'egli a far parte del circolo del Göttinger Hain, provocò i contatti con Klopstock cui i suoi giovani colleghi aspiravano. Nel 1775, col fratello e con Goethe, intraprese quel viaggio "geniale" nel Sud della Germania e nella Svizzera che Goethe ricorda in Dichtung und Wahrheit. Inviato dell'Oldenburgo a Copenaghen (1777), per anni alto dignitario di corte a Eutin, quindi legato danese a Berlino (1789), abbandonò definitivamente l'attività diplomatica nel 1800, l'anno stesso in cui si convertì al cattolicesimo e si legò al circolo letterario-religioso creatosi a Münster attorno alla principessa Gallitzin. Parallelamente divenne completa la rottura con l'amico di gioventù J. H. Voss, col quale aveva condiviso gli slanci passionali verso gli ideali di libertà e di radicale rinnovamento anche politico; e furono, questi, fatti che crearono grande scalpore, aprendo la strada alle conversioni al cattolicesimo, e quindi politicamente alla reazione, che caratterizzarono il movimento romantico in Germania.
Opere. I suoi primi scritti (Gedichte, 1779; Jamben, 1784; il dramma Timoleon, 1784; gli Schauspiele mit Chören, 1787; il romanzo utopistico Die Insel, 1788) vanno dall'imitazione della maniera di Klopstock a quella della maniera del Goethe stürmeriano, con una carica personale che, all'insorgere del classicismo goethiano e schilleriano, trapassò in violento segno polemico. L'ampio resoconto su un nuovo, più lungo viaggio nel Sud (Reise in Deutschland, der Schweiz, Italien und Sicilien in den Jahren 1791 und 1792, 4 voll., 1794) confermò la posizione anticlassica e irrazionalistica, provocando la sdegnata reazione di Goethe. Dopo la conversione si dedicò di preferenza a opere di tema storico e religioso: monumentale la Geschichte der Religion Christi (15 voll., 1806-18), ma significativi anche Leben Alfred des Grossen, Königes in England (1815), Über den Vorrang des Apostels Petrus vor den andern Aposteln (1815) e le postume Betrachtungen und Beherzigungen der Heiligen Schrift (2 voll., 1819-21).