STIRA (τὰ Στύρα, Styra)
Antica città greca sulla costa occidentale dell'Eubea tra Eretria e Caristo (di fronte al promontorio di Cinosura in Attica, e subito sotto alla massima strozzatura nella parte meridionale dell'isola) della quale scarse rovine si notano tuttora a 3 km. a occidente d'una grossa borgata chiamata ancora col medesimo nome, o anche Stura. Nominata già in Omero, e nella leggenda di Dioniso patria d'un contingente di truppe che avrebbero accompagnato il dio in India, fu forse una fondazione driopica, ma ad ogni modo assai presto ionizzata, per cui i suoi abitanti pretendevano un'origine attica dal demo di Stiria (v.). Nella prima guerra persiana la città si arrese agl'invasori, nella seconda guerra persiana invece Stira combatté energicamente, allestendo due navi e insieme con Eretria 600 opliti, all'Artemisio, a Salamina e a Platea. Fu poi membro della Lega delio-attica. Nella guerra Lamiaca fu distrutta dal generale ateniese Fedro, e, da allora forse, nel sec. III, appartenne ad Eretria.
Nelle alture che sovrastano a oriente l'odierna Stira, non lungi da alcune cave antiche ai piedi del monte chiamato S. Nicola, sono assai interessanti le discusse rovine megalitiche dette "le case del drago" (τὰ σπίτια τοῦ δράκοντος), cioè un sistema di tre case rettangolari costruite in grosse lastre di schisto, che una volta si ritenevano come un santuario o abitazioni driopiche, e ora in genere antiche abitazioni di minatori, circa dell'epoca ellenistica.
Bibl.: Creutzburg, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, col. 455 segg. Sulle "case del drago", v. F. P. Johnson, in Amer. Journ. of Arch., s. 2ª, XXIX (1925), p. 398 segg.