stipsi Disturbo (detto nell’uso comune stitichezza) caratterizzato da un numero ridotto di evacuazioni. È dovuta a due meccanismi principali, che possono essere anche associati fra di loro: rallentato avanzamento del contenuto intestinale nel colon e difetto nell’espulsione delle feci dal retto. Le cause principali di s. possono riassumersi in: alterazioni del viscere per processi flogistici o neoplastici (sia intrinseci sia estrinseci); alterazioni delle feci legate a errori dietetici (dieta povera di fibre) o ad alterazioni della flora batterica intestinale; alterata peristalsi dovuta a fattori di vario genere o legati all’attività fisica; alterazione dei meccanismi di evacuazione. La s., inoltre, deve essere differenziata in abituale (da colite spastica, megacolon ecc.) o recente (legata a processi patologici a carico dell’intestino o ad affezioni extraintestinali quali: patologia epatica, scompenso cardiaco, farmaci, lesioni midollari, l’impiego di morfina, nicotina ecc.). La terapia mira da un lato al miglioramento delle abitudini igienico-alimentari e dall’altro alla cura delle eventuali patologie organiche. La somministrazione di farmaci lassativi dovrebbe essere limitata a pazienti con s. occasionale e per brevi periodi.