STIP (corrotto in turco Ishtip, da un antico Astibon; A. T., 77-78)
Capoluogo d'ispettorato circondariale nel banato del Vardar (Iugoslavia). Štip è situata nella parte orientale della Macedonia serba, una settantina di km. a ESE. di Skoplje, su un terrazzo che domina, a 290 m. s. m., la confluenza deI torrente omonimo nel Bregalnica, tributario di sinistra del Vardar. Una collina a NO. è coronata dalle rovine di un castello.
La posizione è dominante su un'importante direttrice naturale di collegamento fra la valle del Vardar e la Bulgaria di SO., seguita ora da un tronco ferroviario, che da Veles (173 m. s. m.) sale a Kočane (403 m. s. m.) ed era destinato a incontrarsi con quello bulgaro di Kiustendil-Sofia. I Turchi vi stabilirono una colonia militare, i cui discendenti, coi loro assimilati, costituiscono ancora un quarto della popolazione, nonostante una certa emigrazione verso l'Anatolia. È modesto centro commerciale per la regione agricola-pastorale intorno e presenta pittoresche moschee, fontane e un grande bazar.
Gli abitanti erano circa 10.000 al principio del sec. XX, 15.314 nel 1910, diminuiti di oltre un quarto in conseguenza delle lunghe guerre sino a 11.191 nel 1921. In quell'anno furono censiti come Serbi 8.053 ab., come "altri" 3025, apparendo esigue minoranze di Albanesi, Aromuni, ecc. Di Bulgari la statistica non fa cenno, classificando tutto l'elemento "macedone" coi Serbocroati. Per religione apparivano 8017 ortodossi, 2578 musulmani e inoltre 486 israeliti. Nel 1931 la popolazione ammontava a 11.815 ab.