STILITI
. Nome dato, dapprima forse come semplice soprannome individuale, a una categoria di asceti cristiani, che per spingere al massimo le mortificazioni si rassegnavano a vivere in cima a un pilastro o a una colonna (gr. στῦλος). Nell'antichità pagana, esisteva a Ierapoli una colonna su cui, in due epoche dell'anno, un uomo saliva per stare, durante una settimana, in più stretta relazione con la divinità. Nel cristianesimo, questa pratica durissima e singolare è, per quanto ne sappiamo, propria dell'Oriente: iniziatore di essa fu S. Simeone il Vecchio (v. simeone stilita il vecchio), che ebbe seguaci e imitatori in S. Daniele, a Costantinopoli sotto il patriarca Gelasio I, in S. Simeone il Giovine, in Sant'Alipio, in S. Luca il Giovine, ecc. Nella chiesa greca questa forma di ascetismo durò anche dopo lo scisma e, fra i Russi e i Ruteni, fino al sec. XV. Lo studio di essa, come pure quello delle vite degli stiliti, costituisce una delle parti più interessanti dell'agiografia.
Bibl.: H. Delehaye, Les saints, Bruxelles 1923.