ATTICO, Stile
È lo stile che caratterizza la produzione artistica dell'Attica, fornita, attraverso i molti secoli di splendore di questa regione, di talune costanti che permettono di chiuderla entro una definizione unitaria (stile) oltre che sotto una accezione geografica (attico). Si tratta di qualità di chiarezza, di equilibrio compositivo, di eccellenza formale, di delicato colorismo, di graduale sviluppo logico da un'opera all'altra, che sono dovute al particolare clima storico, politico e spirituale in cui venne a trovarsi l'Attica nel millennio della sua storia più gloriosa: così che può dirsi che lo stile a., prodotto di quel particolare ambiente ove un artigianato vigile e sensibilissimo affiancava le personalità più cospicue, venne a identificarsi con la stessa classicità greca.
Già agli esordi dell'arte ellenica si parla di stile attico per la ceramica geometrica che ad Atene, nella necropoli del Dipylon, conobbe le sue migliori manifestazioni e lo si segue poi, attraverso l'affermarsi della ceramografia, della plastica e dell'architettura arcaiche, nello splendore dell'età di Pericle, che rappresentò il momento più alto della creatività attica e quello della sua massima espansione. Nell'età ellenistica, con lo spostarsi del centro spirituale della Grecia verso altre capitali, lo sforzo creativo dello stile a. si affievolisce e permane solo come elemento ispiratore di un purismo accademico e conservatore che si traduce nelle forme di un'arte volta alla reviviscenza dei moduli classici: è l'atticismo l'estrema, nobile e raffinata espressione dello stile a., ma che, pure, segnò una delle svolte più importanti dell'arte ellenistica.