Holl, Steven
Holl, Steven. – Architetto statunitense (n. Bremerton, WA, 1947). Dopo la laurea alla University of Washington di Seattle, ha proseguito gli studi d’architettura a Roma nel 1970 e a Londra alla Architectural association nel 1976. Dal 1981 H. insegna alla Columbia University di New York. Fra i principali progetti dello studio Steven Holl architects, redatti sia nella sede principale di New York sia nella filiale di Pechino e realizzati fra America, Europa e Asia, si segnalano: Simmons hall, residenza universitaria del MIT (Massachusetts institute of technology) a Cambridge, Massachusetts (1999-2002); la residenza dell’ambasciatore svizzero a Washington, D.C. (2001-06, con Justin Ruessli), caratterizzata da un impianto cruciforme e dal contrasto fra rivestimenti in vetro traslucido e pareti in calcestruzzo color carbone; il creativo recupero dello storico edificio del 1890 che ospita il Department of philosophy della New York university a New York (2004-07); il Loisium visitors center e hotel realizzato per un’azienda vinicola a Langenlois, in Austria (2005); il Whitney water purification facility and park a New Haven, Connecticut (2005), edificio pressoché integralmente rivestito in metallo, altamente sostenibile e parzialmente sotterraneo, la cui parte fuori terra è caratterizzata da un'insolita sezione che assomiglia a una goccia d’acqua capovolta; la School of art and art history della University of Iowa (2006); il Bloch building (1999-2007), algida e trasparente addizione alla sede del Nelson Atkins museum of art a Kansas City, un edificio classicista risalente al 1933; il centro culturale dedicato allo scrittore Knut Hamsun a Hamarǿy, in Norvegia, oltre il circolo polare artico (1994-2009); il Linked hybrid a Pechino, innovativo e, per alcuni aspetti, inquietante complesso residenziale, costituito da 8 torri di 22 piani ciascuna, asimmetricamente disposte e collegate da ponti coperti sospesi, che ospita 644 appartamenti, ma anche parcheggi, aree commerciali, un hotel, un cinema, una scuola e un parco aperto al pubblico (2003-09); il museo d’arte contemporanea di Herning, in Danimarca (2005-09), segnato da forme morbide integralmente bianche; il Vanke center, grattacielo orizzontale sospeso al di sopra di uno spettacolare giardino tropicale (il suo sviluppo è pari all’altezza dell’Empire state building di New York) realizzato a Shenzen, in Cina (2006-09), che ospita, oltre alla sede della società Vanke, uffici, appartamenti, un hotel, un centro congressi, una spa e un garage; la Cité de l’océan et du surf a Biarritz, in Francia (2005-11), un progetto redatto in collaborazione con Solange Fabiao che, oltre ad ampi spazi espositivi, ospita un auditorium, un ristorante e una caffetteria e che ha ricevuto l’Emirates glass leaf award nel 2011; il Nanjing Sifang art museum, nella città cinese di Nanjing (2003-12), ancora caratterizzato da volumi sospesi orizzontalmente, probabilmente ispirato ad alcune irrealizzate fabbriche proposte dalle avanguardie storiche russe. Apprezzato autore di acquerelli, H. ha pubblicato molti influenti testi di carattere teorico, fra i quali si ricordano Parallax (2000); Urbanisms, working with doubt (2009); Color light time (2012), con testi di Sanford Kwinter e Jordi Safont-Tria; Scale (2012). Fra le molte onorificenze, si segnalano: la Alvar Aalto medal (1998), il Cooper Hewitt national design award della Smithsonian institution (2002) e la Grande médaille d’or francese (2001). Nel 2003 è stato nominato honorary fellow del RIBA (Royal institute of British architects) e, nel 2012, ha ricevuto la Gold medal dell’AIA (American institute of architects).