PASSEUR, Stève
Pseudonimo del commediografo francese Stève Morin, nato a Sedan (Ardenne) il 24 settembre 1899. Impiegato di banca, poi giornalista, è stato critico cinematografico di Crapouillot e cronista de L'Aurore.
Dopo i giovanili tentativi di La maison ouverte (1923), Un bout de fil coupé en deux (1925), À quoi penses-tu? (1928), il suo maggiore successo fu Suzanne (1928). Seguirono La chaîne, L'amour gai, Je vivrai un grand amour, Le château de cartes, Marché noir, Une vilaine femme, La traîtresse, Le vin du souvenir.
Benché talvolta entrato a far parte del repertorio di grandi attori, per es. il Pitoëff, non può dirsi che il teatro borghese di P. abbia un intrinseco rilievo. Ha anche sceneggiato film.