STETTINO (XXXII, p. 724)
Con lo spostamento del confine occidentale della Polonia all'Oder e alla Nisa occidentale (Neisse), in base agli accordi della conferenza di Potsdam, Stettino (forma polacca Szczecin) è entrata a far parte della nuova Polonia (1945) ed è capoluogo del voivodato omonimo (30.252 kmq., 892.600 ab. nel 1946, 30 ab. per kmq.). Essa è stata fortemente danneggiata dai bombardamenti, soprattutto nella zona portuaria, che, peraltro, è stata rapidamente rimessa in efficienza. Il traffico ha ripreso con grande intensità ed ormai è eguale a quello prebellico; anzi si avvia a superarlo largamente. Si esportano carbone, legname e zucchero e s'importa minerale di ferro dalla Svezia. Dal 1947 il porto di Stettino è collegato con quello svedese di Trälleborg mediante un servizio di navi-traghetto; in questo modo è stato iniziato un servizio ferroviario diretto tra la Polonia e la Svezia. La popolazione di Stettino nel censimento del 1946 risultò di 72.900 ab. soltanto, in confronto dei 268.900 del 1936 (diminuzione del 73%). Essa è ora quasi completamente polacca, essendo stati espulsi i Tedeschi da tutto il territorio della nuova Polonia.