STESIMBROTO di Taso (Στησίμβροτος, Stesimbrŏtus)
Scrittore greco della seconda metà del sec. V a. C., emigrato in Atene, ricollegantesi con la storiografia ionica e in particolare, per il tono biografico, con Ione di Chio.
La sua opera più nota è Intorno a Temistocle e Tucidide e Pericle (Περὶ Θεμιστοκλέους καί Θουκυδίδου καὶ Πηρικλέους), dove il Tucidide considerato non è lo storico, ma il politico, figlio di Melesia.
Politicamente St. è un avversario della politica imperialistica di Temistocle e di Pericle, dopo la cui morte egli scrive; e per contro esalta le tendenze filolaconiche e l'educazione di stampo presofistico di Cimone. Si connette quindi con la sua preferenza politica la sua inclinazione verso le tendenze religiose mistiche (orfismo) testimoniata dalla sua opera sulle cerimonie religiose (Περὶ τελετῶν), il cui titolo è di chiara provenienza orfica. Ma questa religiosità si confonde, per non rara associazione, col razionalismo ionico, donde la mistione dell'interpretazione allegorica di Omero in opera apposita. Scarsa la fede storica di St., troppo trascinato da interessi polemici.
I frammenti commentati in F. Jacoby, Fragm. d. griechischen Historiker, II B., p. 515 segg. (cfr. ancora E. Heuer, De St. Thasio eiusque reliquiis, Diss., Münster, 1865). Per i frammenti di carattere religioso anche A. Tresp, Die Fragmente der griech. Kultschriftsteller, in Religionsg. Versuche, XV (1914), pp. 162-67.
Bibl.: A. Schmidt, Das perikleische Zeitalter, Jena 1879, II, i, passim; R. Laqueur, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A, col. 2463 segg.; W. Schmid, Griech. Literaturgeschichte, 6ª ed., II, Monaco 1934, p. 675 segg.; G. Lombardo, Cimone, Roma 1934.