stereotipizzazione
s. f. Ripetizione ricorrente e convenzionale.
• Con «The Hunting Party» [Richard] Shepard tenta il colpo matto: una commedia al limite del burlesque immersa in una tragedia di freschissima data in stile action, con tratti che vanno dal thriller al melò. [...] Personaggi centrali a rischio costante di stereotipizzazione, quelli di contorno, decisamente ridicoli. Peccato, perché il quadro disegnato dalla camera di David Tattersall in quella terra di nessuno [la Bosnia degli anni Novanta] offriva una splendida cornice. (Roberta Ronconi, Liberazione, 3 maggio 2008, p. 15, Spettacoli) • Anna Oliverio Ferraris [...] mette in evidenza i rischi di una eccessiva stereotipizzazione, anche perché i bambini sono molto esplorativi. (Elvira Serra, Corriere della sera, 20 dicembre 2013, p. 37, Cronache) • In una raccomandazione del Consiglio d’Europa il discorso dell’odio è stato definito come l’istigazione, la promozione o l’incitamento alla denigrazione, all’odio o alla diffamazione nei confronti di una persona o di un gruppo di persone, o il fatto di sottoporre a soprusi, molestie, insulti, stereotipi negativi, stigmatizzazione o minacce tale persona o gruppo. [...] In questi casi il discorso dell’odio si innesta spesso su fenomeni di stereotipizzazione e discriminazione. (Chiara Saraceno, Repubblica, 20 luglio 2017, p. 29, Commenti).
- Derivato dal s. m. stereotipo con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nel Corriere della sera del 16 dicembre 1971, p. 3 (Cesare Brandi).