stereopsi
Capacità visiva dei Mammiferi superiori e dei Primati permessa dalla visione binoculare. Consente di percepire un oggetto tridimensionale nella sua profondità spaziale come sarebbe impossibile fare con la sola visione monoculare. La stereopsi è prodotta dall’integrazione, al livello del sistema nervoso centrale, delle leggere divergenze di percezione prodotte dal fatto che i due occhi – separati nelle orbite dal naso – osservano il mondo da due punti di vista lievemente differenti. Questa condizione è definita disparità retinica, e molte cellule della corteccia visiva primaria del lobo occipitale sono appunto binoculari, cioè rispondono a input che colpiscono entrambi gli occhi. In particolare, queste cellule rispondono con una maggiore frequenza di scarica quando i due occhi sono stimolati da una prospettiva leggermente diversa. Nel corso dell’evoluzione ontogenetica, la percezione della terza dimensione sembra emergere quasi improvvisamente tra il terzo e il quarto mese di vita, per raggiungere i 60″ di arco intorno ai 6 mesi. I valori tipici dell’adulto, di alcuni secondi di arco, sono raggiunti solo dopo alcuni anni. (*)
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