SPENDER, Stephen
Poeta inglese, nato il 28 febbraio 1909. Ha compiuto gli studî a Oxford.
Esordì nel 1930 con la raccolta Twenty poems, cui seguì Poems, 1936. Poeta strettamente lirico, appartenne al gruppo che aveva per caposcuola W. H. Auden, ma si distinse dagli altri per una espressione che non temeva di essere diretta, per una sincera pietà verso i mali sociali e la sofferenza umana (pietà che talora scadeva in sentimentalismo) e per maggiori contatti con altre letterature. Contro quei mali e quelle sofferenze vide anch'egli un rimedio nelle aspirazioni rivoluzionarie degli altri poeti del gruppo (The still centre e Poems from Spain, 1939), finché la seconda Guerra mondiale richiamò anche lui a una più personale interiorità. Arruolato, durante il conflitto, nel servizio civile antincendio, pubblicò la raccolta di liriche Ruins and visions, 1941, in cui l'esempio di economia espressiva dei poeti spagnoli lo ha condotto verso uno stile più nudo e introspettivo, ancora soggetto, talvolta, a incorrere in un tono didattico, che peraltro scompare nei più recenti Poems of dedication, 1946, in cui una profonda emozione umana riesce spesso a liberarsi da qualche tortuosità di concetti e a trovare accenti molto delicati.
Dello S., la cui influenza sulla contemporanea letteratura inglese è sensibile, si ricordano anche: The destructive element (saggi critici), 1936; Forward from Liberalism, 1937; Trial of a Judge (dramma in versi), 1938; The backward son (romanzo), 1940; Life and the poet, 1942; European witness, 1946.
Bibl.: G. Bullough, The trend of modern poetry, Edimburgo 1941.