Poeta e critico (Londra 1909 - ivi 1995), prof. (dal 1970) di inglese nell'University College di Londra. Esordì con Nine entertainments (1928), seguiti da Twenty poems (1930) e Poems (1933) in cui si mostrò partecipe della tendenza che aveva per caposcuola W. Auden, pur realizzando una poesia essenzialmente lirica e neoromantica. Con i saggi raccolti sotto il titolo The destructive element (1936) e Forward from liberalism (1937) e con Trial of judge (1938, dramma in versi) espresse il disagio spirituale degli anni tra le due guerre cui vedeva un rimedio nelle aspirazioni rivoluzionarie e nelle tendenze di sinistra; fu in Spagna dove svolse opera di propaganda a favore dei repubblicani (The still centre e Poems from Spain, 1939). Nel 1939-41 fu codirettore della rivista Horizon. Dopo la seconda guerra mondiale S. cominciò ad allontanarsi dalle posizioni di sinistra; in The God that failed (volume a cura di R. H. S. Grossman, con testimonianze di varî intellettuali, 1950; trad. it. 1950) è narrato il suo distacco dagli ideali socialisti; nell'autobiografia World within world (1951; trad. it. 1954), manifesta più chiaramente il proprio impegno umanitario, estraneo alla dogmatica comunista. Il percorso di S. si riflette nella sua poesia, dove l'indagine sull'intima conflittualità prevale sempre più sull'impegno populista (Collected poems, 1954, trad. it. 1959; Inscriptions, 1959; Selected poems, 1965; The generous days, 1971; Collected poems 1930-1985, 1985), e nella vasta produzione saggistica (The creative element, 1953; Making of poem, 1955; The struggle of the modern, 1963, trad. it. Moderni o contemporanei?, 1966; The year of the young rebels, 1969; Lovehate relations: English and American sensibilities, 1972; The Thirties and after, 1978). Testimonianza di una ricca stagione letteraria è lo spregiudicato libro di memorie The temple (1988; trad. it. 1994).