Toulmin, Stephen Edelston
Filosofo inglese (n. Londra 1922). Formatosi nell’univ. di Cambridge, ha insegnato poi a Oxford e successivamente è stato prof. di filosofia nell’univ. di Leeds (1955-59) e in varie univv. statunitensi. Allievo di Wittgenstein, ha largamente utilizzato nella sua riflessione filosofica le tecniche dell’analisi del linguaggio, applicandole ad ambiti disparati. In partic., hanno avuto notevole importanza le sue analisi del discorso morale (An examination of the place of reason in ethics, 1950; trad. it. Ragione ed etica: un esame del posto della ragione nell’etica) e, su questa scia, dei vari schemi di argomentazione non formale in uso nel linguaggio quotidiano (The uses of argument, 1958; trad. it. Gli usi dell’argomentazione). Coerentemente alla sua impostazione filosofica di base si è poi interessato al problema del senso e degli obiettivi del discorso scientifico (The philosophy of science, 1953, trad. it. Che cos’è la filosofia della scienza; Foresight and understanding. An inquiry into the aims of science, 1963, trad. it. Previsione e conoscenza: un’indagine sugli scopi della scienza), contrapponendo al formalismo del neopositivismo una «tassonomia» delle tecniche e delle procedure esplicative vigenti all’interno dei diversi settori della ricerca scientifica. Di qui il suo interesse per la storia della scienza ritenuta il necessario complemento di ogni indagine epistemologica. Da ultimo ha esteso la propria ricerca in direzione di una storia evolutiva della conoscenza (Human understanding. The collective use and evolution of concepts, 1° vol., General introduction and Part 1, 1972). Infine, la sua ricostruzione del rapporto tra l’opera di Wittgenstein e la cultura viennese del tempo ha aperto nuove e più soddisfacenti prospettive per un’interpretazione delle origini e del significato della filosofia linguistica contemporanea (Wittgenstein’s Vienna, in collaborazione con A. Janik, 1973; trad. it. La grande Vienna). Tra le sue altre opere sono da ricordare: The return of cosmology (1982); Cosmopolis (1989); Beyond theory (in collaborazione con B. Gustavsen, 1996); Return to reason (2001).