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RAZIN, Stepan Timofeevič

di Fritz Epstein - Enciclopedia Italiana (1935)
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RAZIN, Stepan (Sten′ka) Timofeevič

Fritz Epstein

Capo di una rivolta di cosacchi e di contadini del Volga nella seconda metà del sec. XVII. Circa il 1667 R., che era un cosacco, riunì e organizzò sul Don una banda di briganti, che era composta di fuggitivi servi della gleba, di cosacchi predoni, di battellieri, di settarî, di strel′cy, dei cosiddetti "golyt′ba", come si chiamano i cosacchi nullatenenti per distinguerli dai cosacchi del Don, possessori di terreni. R. marciò lungo il Volga nel 1667, turbando e ostacolando il commercio russo con la Persia. Nel 1668-69 la sua banda andava saccheggiando la costa persiana del Mar Caspio. I voivodi di Astrachan, intimiditi da R., lo lasciarono nell'autunno 1669 avanzare nel territorio del Don passando per Astrachan. Nella primavera del 1670 R. fomentò una rivolta contro i bojari, si spinse sul Volga impadronendosi di Caricyn′, Astrachan, Saratov e Samara. Nei distretti di Tambov-Penza, Simbirsk, Kazan′ e nel bacino del Volga, che erano colonizzati da gente al servizio dello zar o dei monasteri, arse la rivolta dei servi della gleba mentre nelle città la plebe si sollevava contro i possidenti. Ceremissi, Ciuvasci, Mordvini, Tatari aderirono alla rivolta. La potenza del governo moscovita fu scossa nel sud-est. Sin nella Russia centrale e settentrionale fu sensibile nelle masse un'irrequietezza derivata dall'organizzata guerra civile sul Volga. Ma la marcia vittoriosa di R. ebbe fine nell'autunno 1670. Truppe istruite e armate sul modello occidentale liberarono nell'ottobre Simbirsk assediata dai ribelli. Una tremenda carestia nel 1670-71 diede il tracollo alla rivolta. Nella primavera del 1671 R. cadde prigioniero; condannato a morte il 6 giugno, fu giustiziato con il fratello il 24 settembre in Mosca. Nei canti popolari rimase vivo il ricordo della rivolta e la figura del R.

Bibl.: A. Galitzin, Relation des particularités de la rebellion de Stenko R. contre le Grand Duc de Moscovie, Parigi 1856; A. N. Popov, Materialy dlja istorii vozmuščenija Sten′ki Razina, Mosca 1857; N. I. Kostomarov, Sobranie sočinenij, I, Pietroburgo 1903, pp. 407-505; N. N. Firsov, Razinovščina kak sociologičeskoe i psichologičeskoe javlenie nardonj žizni, 1906, 4ª ed., Mosca 1920; V. Korsakova, in Russkij Biografičeskij Slovar, 1910; S. I. Tchorževskij, S. R., Pietrogrado 1923; N. K. Piksanov, Social′no- političeski sud′by pesen o Stepane Razine: "Chudožestvennyj Fol′klor", 1926; V. I. Veretennikov, Ob inostrannych, sovremennych sobytjiu, istočnikach dlja istorii razinskogo bunta, in Naukovi zapiski nauk.-dosl. kafedri istorii evrop. kul′turi, II (1927), pp. 171-77; Rzinščina. Krest′janstvo, ecc., v revoljucionnom dviženii 1666-1671 gg. Izdanie Centrarchiva (Red.: S. G. Tomsinskij), I, II, 1931; articoli di Tomsinskij nella collezione Krepostnaja Rossija, Leningrado 1920 e Problemy marksizma, 1930, n. 2; A. P. Tchapyguine (Capygin), Stenka Razine. Chronique du 17e siècle russe (traduzione dal russo di V. Soukhomline), Parigi 1930; N. Čaev, in Vestnik Akademii Nauk SSSR, 1933, n. 4; M. V. Nečkina, Razinščina i Pugačevščina, Mosca 1933; B. Tichomirov, Itočniki po istorii Razinščiny: "Problemy istočnikovedenija", I (= Trudy istoriko-archeografičeskogo instituta Akademii Nauk SSSR, IX), 1933, pp. 50-69.

Vedi anche
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