PÁLEČ, Štěpán
Teologo boemo. Nacque a Pálec presso Praga, verso il 1365. Fece gli studî a Praga: nel 1390 diventò maestro in filosofia, nel 1400 rettore dell'università, nel 1412 dottore in teologia e decano della facoltà teologica. Da principio fu un fervido partigiano delle dottrine di J. Wycliffe e come tale fu implicato nel processo del suo collega d'università Stanislao da Znojmo, che accompagnò a Roma nel 1408; fu perfino insieme con questo imprigionato a Bologna da Baldassare Cossa, ma per l'intervento dell'università fu liberato. Fu anche amico di Giovanni Hus. A quanto pare, non sosteneva però la dottrina teologica di Wycliffe, e così quando Hus nel 1412 si mise contro le indulgenze, P. si separò da Hus, divenendo anzi, insieme con Stanislao da Znojmo, il suo principale avversario. Come decano nel 1412 proibì agli studenti di prender parte alle manifestazioni contro la bolla papale sulle indulgenze, e contribuì con Stanislao alla condanna di 45 articoli di Wycliffe da parte dell'università di Praga. P. scrisse alcune opere a difesa della dottrina cattolica della Chiesa contro la concezione di Hus; in specie Antihus e il trattato De ecclesia, dove combatté l'omonima opera di Hus: ciò però gli procurò nel 1413 l'espulsione da Praga, nella quale non fece più ritorno. Nel 1414 venne al concilio di Costanza contemporaneamente a Hus, alla cui condanna cooperò molto. Rimasto al concilio, seguì il partito delle riforme. Non potendo, a concilio finito, tornare in Boemia, se ne andò in Polonia, all'universita di Cracovia, e diventò arcidiacono a Kalisz. Anche qui combatté l'ussitismo ivi penetrante.
Quando gli ussiti presentarono al re di Polonia i quattro articoli di Praga, il programma cioè della rivoluzione ussita, P. scrisse contro di loro un trattato, il quale verso il 1422, quando P. viene per l'ultima volta ricordato, fu accresciuto in un'estesa trilogia, che riassume tutte le sue opere polemiche.
Degli scritti filosofici di P. uno fu pubblicato da M. H. Dziewicki, in Joh. Wyclif's Miscellanea philosophica, II (1903), pp. 173-88. Alcune sue dichiarazioni furono pubblicate da Fr. Palacký, in Documenta Mag. Joh. Hus (Praga 1869). e da J. Loserth, in Archiv fiir österreichische Geschichte, LXXV (1889). J. Sedlák nei supplementi alla rivista Hlídka (Bruna 1910 segg.) e nella sua opera M. Jan Hus (1915) rese pubbliche due prediche di Páleč del 1412, lo scritto Antihus e alcuni brani del trattato De ecclesia, mentre una predica tenuta da P. a Costanza fu pubblicata da E. H. v. Hardt in Magnum Constanciense Concilium, I (Francoforte 1700), p. 824. Sulle opere composte da P. in Polonia scrisse Jar. Prokeš, Husitika vatikánské knihovn5. v Římě (Le ussitica della Biblioteca Vaticana a Roma, Praga 1927).
Bibl.: J. Fikrle, Čechové na koncilu kostnickém (I Boemi al concilio di Costanza), in Český Časopis Historický (Rivista storica cèca), IX, Praga 1903; Matyás, Štěpán P., in Časopis katolického duchovenstva (La rivista del clero cattolico), Praga 1932 segg.