STENELO (Σϑένελος, Sthenĕlus)
Figlio di Capaneo e partecipe egli pure alla spedizione degli Epigoni contro Tebe, come egli stesso si vanta rispondendo ad Agamennone nell'Iliade (IV, 406). Nell'epopea omerica non è una figura di primo piano, ma compare a più riprese nella guerra sotto le mura di Troia, associato quasi sempre a Diomede, insieme con il quale era venuto da Argo (Il., II, 564). Uno scolio omerico (Ad Iliad., VIII, 114) spiega perché St., in seguito a una ferita, non potesse combattere a piedi, e poiché la disavventura gli era capitata probabilmente all'assedio di Tebe, dovremmo per questo riportarci a racconti del perduto ciclo epico (v. epopea).
Bibl.: Per le rappresentazioni figurate vedi Lamer, in Roscher, Lexik. d. Mythol., IV, col. 1525 segg.