RICCI, Stefano
Scultore, nato a Firenze il 26 dicembre 1765, morto ivi il 22 novembre 1837. Studiò presso l'Accademia di belle arti della sua città con F. Carradori. Succeduto nell'insegnamento al maestro nel 1802, occupò la cattedra fino all'anno della sua morte. Superò il manierismo del Carradori e dello Spinozzi, ma non seppe liberarsi dal canovismo, che è evidente in certi suoi lavori; fu, tuttavia, artista di eccellente gusto e sicuro modellatore, lodato dallo stesso Canova. Sue opere più note: Cenotafio a Dante, con le statue dell'Italia e della Poesia (1830), monumenti a Michele Skotnicki (1808) e a P. Giuseppe Signorini (1812), tutti in S. Croce di Firenze; monumento a I. Venturi in S. Maria Novella; La Purità nella cappella della Villa di Poggio Imperiale; la statua colossale (1822) a Ferdinando III nella Piazza Grande e il monumento al vescovo Marracci nel duomo di Arezzo. Altre opere del R. si trovano a Pistoia, Siena e Pisa.
Bibl.: G. Saltini, Le arti belle in Toscana, Firenze 1862, p. 26 seg.; S. Vigezzi, La scult. it. nell'Ottocento, Milano 1931, pp. 41, 44; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934.