Figlio (Blois 1097 circa - Dover 1154) di Stefano conte di Blois e di Adela figlia di Guglielmo il Conquistatore. Allevato ed educato dallo zio Enrico I, giurò d'accettare come erede al trono la cugina Matilde; ma nel 1135, con l'aiuto del clero, S. s'impadronì del trono. Nel 1137 pattuì in Normandia una tregua con il marito di Matilde, Goffredo d'Angiò. Al ritorno in Inghilterra (1138), S. vide che il partito angioino aveva trovato qui un valido fautore in Roberto di Gloucester: S. riuscì a battere l'avversario, ma l'arresto di Ruggero vescovo di Salisbury e dei suoi parenti gli alienò per sempre l'appoggio del clero. Il caos che ne seguì agevolò il ritorno di Matilde, che con Roberto di Gloucester riprese la lotta (1140). Nel febbraio del 1141, nelle vicinanze di Lincoln, S. fu sconfitto e fatto prigioniero da Roberto. Il clero depose S., ma Matilde fu respinta dai Londinesi e non fu neppure incoronata; Roberto, preso prigioniero, fu liberato solo contro il rilascio di S. (1º nov. 1141). La lotta durò fino al 1147 quando, essendo morto Roberto, S. riuscì a espellere Matilde e ad assoggettare i baroni. Ma le concessioni al clero e ai baroni resero il suo potere malfermo, mentre l'opposizione del partito angioino continuava. S. tentò invano di ottenere dal papa il riconoscimento del proprio figlio Eustachio come erede. Il trattato di Wallingford (1153), che lo confermava re a vita, assicurava la successione del figlio di Matilde, Enrico II.