LANDI, Stefano
Pseudonimo dello scrittore Stefano Pirandello, figlio di Luigi, nato a Roma il 14 giugno 1895.
Esordì nel 1923 con un dramma in un atto, Bambini, e una commedia, La casa a due piani, in cui, fra certi temi o schemi del pirandellismo allora in voga, già affiora quel motivo, a lui caro, dell'infinita ricchezza della vita interiore, confortatrice della vanità o crudeltà di quella esterna, del quasi magico dono che ha l'uomo di tornare, per il gran soffrire, bambino. Motivo che il L. verrà sempre meglio modulando, e in senso più lirico che dialettico, nelle sue opere successive, sia di teatro (Un padre ci vuole, 1936; Il falco d'argento, 1938; L'innocenza di Coriolano, 1939; Icaro, 1939; In questo solo mondo; Un gradino più giù, 1942), sia narrativo (Il muro di casa, Milano 1935: odissea, più che altro intima, di alcuni reduci dalla prigionia di guerra). Ha scritto anche poesie (Le Forme, Milano 1942), aspre e concettose, con improvvisi abbandoni panici.