STEFANO di Bec (Stephanus Rothomagensis)
Nato a Rouen fu monaco a Bec. I particolari della sua vita ci sono ignoti. Poeta epico ed elegiaco, fiorì verso la seconda metà del sec. XII.
Di lui ci restano le seguenti composizioni: 1. Carmen de Gaufrido comite Andegavensi (ed. Marchegay e Salomon in Chroniques d'Anjou, I, pp. 313-15); 2. Carmen elegiacum de Waleranno comite Mellenti (ed. Howlett, Chronicles of the reigns of Stephen, ecc., s. II (1885), p. 776-80); 3. Draco Normannicus, la più grande e importante opera di St., composta di 2199 distici, divisa in tre libri, e dedicata al racconto dell'impresa normanna in Francia, in cui vengono celebrati in particolar modo l'imperatrice Matilde di Germania e il re d'Inghilterra (ed. Howlett, op. cit., pp. 589-757). Di St. ci rimane anche un gruppo di elegie.
Bibl.: M. Manitius, Gesch. der lat. Lit. des Mittel., III, Monaco 1931, pp. 690-94.