Scrittore italiano (Alì 1919 - Roma 1992); a parte le poesie del Codice siciliano (1957; nuova ed. accresciuta, 1978), è noto per il contrastato successo del monumentale romanzo Horcynus Orca (1975): un progetto ambiziosissimo, teso a riunire in un solo libro tutta la tradizione narrativa dell'Occidente, dalla Bibbia a Omero, al Decameron, ai poemi cavallereschi, per riscriverla e coglierne l'immutata vitalità simbolica e affabulatoria sull'orizzonte delle grandi innovazioni della narrativa del nostro secolo (almeno a J. Joyce, il rinvio è obbligatorio). La realizzazione risulta elaborata anche sul piano dell'invenzione linguistica. Più discutibile è invece la riuscita del romanzo successivo, Cima delle nobildonne (1985).