STEFANESCHI
. Famiglia romana le cui origini risalgono al sec. X. Fu imparentata con i Crescenzî e con gli Alberici, conti di Tuscolo. Ebbe la sua sede vicino alla basilica di S. Maria in Trastevere. Fu una delle più potenti famiglie di Roma medievale; numerosi membri di essa furono insigniti della dignità cardinalizia e di quella senatoriale.
Pietro degli Stefaneschi (Petrus Stephani Raynerii), ebbe una parte importante nella storia romana degli ultimi decennî del Duecento (fu senatore romano negli anni 1293, 1294, 1296 e 1299). Nel 1280 fu podestà di Firenze, al tempo della pace del cardinale Latino, e nel 1286 fu nominato conte di Romagna. Figlio di Stefano fu Iacopo Gaetano (v.). Giovanni, figlio di Pietro, fu senatore romano nel 1309 e regio vicario di Roberto d'Angiò nel 1324. Una figlia di Pietro si sposò con un membro della casa Tebaldeschi. Fu madre di Francesco, creato cardinale di S. Sabina da Urbano V. Nipote di Stefano, figlio di Pietro, fu Martino, senatore di Roma nel 1340. La biografia anonima di Cola di Rienzo dice di questo personaggio che "sua vita era venuta a tirannia; sua nobilitate bruttava per tirannia e latroneria". Fu uno di quei baroni contro i quali furono rivolte le misure di Cola di Rienzo; per il saccheggio di una galera questi lo fece appendere sul Campidoglio.
Un secondo ramo della famiglia discende da Paolo, fratello di Petrus Stephani Raynerii. Annibaldo, pronipote di Paolo, sposò Tancia (Costanza) degli Annibaldeschi. Il figlio Pietro, protonotario del papa e poi cardinale del titolo di S. Angelo, fu due volte vicario pontificio a Roma, durante l'assenza di Gregorio XII e quella di Giovanni XXIII. Morì nel 1417, e fu sepolto in S. Maria in Trastevere, dove è il suo mausoleo.
Tutt'e due i rami durarono fino al sec. XVI. La famiglia ebbe le sue terre sulla via Portuense. Bonifacio VIII concedette in feudo a Tancia, vedova di Annibaldo degli Stefaneschi, il castello di Porto con la rocca, il porto e altri diritti.
Bibl.: P. Fedele, Un giudicato di Cola di Rienzo fra il monastero di S. Cosmato e gli Stefaneschi, in Archivio della R. Soc. rom. di st. patria, XXVI (1903), pp. 437-451; G. Navone, Di un musaico di Pietro Cavallini in S. Maria Transtiberina e degli Stefaneschi di Trastevere, ibid., I (1878), pp. 219-238 (con albero geneal. degli Stefaneschi); Galletti, Conti Tuscolani, Cod. Vat. 8042.