Steele-Perkins, Christopher Horace, detto Chris
Fotografo inglese, nato a Rangoon (Birmania) il 28 luglio 1947. Dopo gli studi di psicologia alla University of Newcastle upon Tyne, ha iniziato nel 1970 l'attività di fotografo indipendente, collaborando con importanti testate giornalistiche come Fortune, Newsweek, Observer magazine. Nel 1975 è stato membro fondatore del gruppo Exit e ha documentato gli aspetti sociali della vita nelle città britanniche. Dal 1979 è entrato a far parte dell'agenzia Magnum, della quale è stato presidente dal 1996 al 1998. Ha inoltre ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Tom Hopkinson for British Photojournalism (1988), il premio Oscar Barnack (1988), e la Robert Capa Medal (1989).
A cominciare dal primo lavoro The Teds (1979), serie di ritratti dedicati ai nostalgici degli anni Cinquanta, ai gruppi di quell'epoca, al loro modo di vestire e di comportarsi, fino al più recente The pleasure principle (1989), quadro complesso della vita britannica alla fine degli anni Ottanta, S.-P. ha maturato uno stile di reportage in cui le immagini, pur nella loro immediatezza e semplicità, manifestano costantemente il giudizio del fotografo. Così anche nei numerosi servizi, fra cui ricordiamo Crime and punishment (Sunday times magazine, 12 marzo 1989), sull'amministrazione della giustizia e sul sistema carcerario in Unione Sovietica, e At death's door (Sunday times magazine, 9 settembre 1990), sullo sterminio delle popolazioni indigene in Brasile, l'autore non si limita mai a confezionare una forma essenziale ed incisiva, ma cerca continuamente di stimolare il lettore a interrogarsi sulle proprie responsabilità.
bibliografia
P. Tausk, Die Geschichte der Fotografie im 20. Jahrhundert: von der Kunstfotografie bis zum Bildjournalismus, Köln 1977; W.R. Manchester, J. Lacouture, F. Ritchin, In our time: the world as seen by Magnum photographers, London 1989 (trad. it. Milano 1991).