STAZIELLI
. Popolazione ligure preromana delle alte valli della Bormida. Confinava con i Bagienni (v.) dell'odierno Cuneese e almeno in parte con gli Ingauni (v.). Il nome appare nella forma Statielli presso Plinio il Vecchio (Nat. Hist., III, 5, 7); nella forma Statiellates presso Tito Livio. Loro centro principale era presumibilmente nella regione in cui poi sorse la piccola città romana di Aquae Statiellae (Acqui). Tito Livio (XLII, 8) narra che, benché durante le guerre liguri i soli Stazielli non avessero impugnato le armi contro i Romani, l'anno 173 a. C. il console C. Popilio Lenate ne invase il territorio e li vinse in aspra e sanguinosa battaglia presso l'oppidum Carystum, forse su una altura presso Acqui. Il trattamento usato dal console sui vinti (deportazioni, ecc.) apparve talmente grave, che il senato romano deliberò fossero restituiti in libertà quelli fra i Liguri che non fossero stati nemici del popolo romano. L'anno 109, per il territorio degli Stazielli fu condotto il tratto della via Aemilia Scauri da Vada Sabatia (Vado Ligure) a Dertona (Tortona), poi via Iulia Augusta.
Bibl.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, i, Torino 1916, p. 421; E. Pais, La romanizzazione della Liguria e della Transpadana, in Dalle guerre puniche a Cesare Augusto, II, Roma 1918.