STARA ZAGORA (A. T., 81)
Capoluogo di uno dei sette oblast in cui è divisa l'attuale Bulgaria. Il centro abitato (42° 25′ N., 25° 38′ E.) sorge a 192 m. s. m., sulle pendici meridionali dello Sredna (Sărmena) Gora, dove la grande via di comunicazione da Filippopoli (Plovdiv) al Mar Nero incrocia quella che, attraverso i passi di Dervent (Zmejnovo) e di Scipka, adduce al bacino dello Jantra e così al basso Danubio. È insediamento antichissimo, forse tracio (Berle), sviluppatosi a città sotto i Romani (Augusta Traiana), e mantenutosi importante anche nell'alto Medioevo. Nel sec. XVII il nome bulgaro (o bulgarizzato) Borni fu sostituito dal turco Eski Zagra, donde deriva l'attuale. Distrutta e riedificata più volte, fu ridotta in rovine durante la guerra di liberazione (1877-78), dopo la quale risorse su piano geometrico. La sua popolazione è passata da 15.258 abitanti nel 1880 a 28.957 nel 1926. Più che come centro industriale (tessili, essenza di rose), la città vive come mercato di prodotti agricoli; è uno dei nodi ferroviarî più importanti della Bulgaria meridionale. Dei suoi abitanti oltre un migliaio sono Zigani e altrettanti Turchi; numerose le colonie ebraica e armena.
La città possiede un piccolo museo locale, in cui sono raccolti dei monumenti dell'epoca romana e dei primi secoli del cristianesimo.