Stanislao Leszczynski
Re di Polonia (Leopoli 1677-Lunéville 1766). Figlio di Raffaele, vicetesoriere della Corona; voivoda di Posnania, avversò Augusto II e, dopo la sconfitta di questi a opera di Carlo XII, fu eletto re (1704) dalla Confederazione di Varsavia. Nominalmente sovrano, ma di fatto esecutore degli ordini di Carlo XII, ne seguì le sorti dopo la disfatta del re svedese a Poltava (1709). Si rifugiò quindi in Alsazia dove visse oscuramente sino a quando, divenuto suocero di Luigi XV (1725), per la seconda volta fu acclamato (1733) re dalla nobiltà polacca, che contava sull’appoggio francese. Ma durante la guerra di Successione polacca fu attaccato da Russia e Prussia, che imposero Augusto III e con la Pace di Vienna (1735) assegnarono a S., a vita, la Lorena. Qui egli si dedicò a studi filosofici e letterari e creò un’accademia e una scuola per i nobili. Scrisse Libera voce che assicura la libertà (1749), programma di governo per la Polonia.