Douglas, Stan
Douglas, Stan. –Artista canadese (n. Vancouver 1960). Ha studiato alla Emily Carr university of art and design di Vancouver. Sin dalla metà degli anni Ottanta, ha realizzato video, film e fotografie, spesso combinandole assieme in complesse istallazioni, in cui reinterpreta criticamente, con grande cura documentaristica oltre che estetica, particolari realtà sociali, eventi storici e temi culturali (dalla letteratura e la musica fino al cinema e le tecnologie). Centrale nella sua formazione, la figura di S. Beckett, a cui ha dedicato nel 1988 una mostra (Samuel Beckett: teleplays, Vancouver art gallery), nonché numerosi altri lavori più o meno direttamente incentrati sulla sua opera o da questa influenzati, per es. i video Panoramic rotunda (1985), Monodramas (1991), Vidéo (2007). La musica, soprattutto quella jazz e blues anche per i collegamenti alla cultura black-canadian (Deux devises, 1983; Hors-champs, 1992), e il linguaggio cinematografico sono due oggetti di sperimentazione ricorrenti: ha riadattato film o scene di essi come Marnie di A. Hitchcock in Subject to a film: Marnie (1995) e, più recentemente, Journey into Fear di O. Welles (2001, con serie fotografica), Suspiria di D. Argento (2003), Memorias del subdesarrollo di T. Gutiérrez Alea in Inconsolable memories (2005), per creare opere e linguaggi nuovi, attraverso per es. l’uso del loop, del fuori sinc e di altre tecniche che producono effetti destabilizzanti nella narrazione e nella percezione dello spettatore. Tra i suoi lavori più recenti, le serie fotografiche Every building on 100 west hastings (2001), Abbott & Cordova, 7 august 1971 (2009), Midcentury studio (2012) e il film Klatsassin (2006, con serie fotografica), premiato al Vancouver international film festival.