Stalker
– Il Laboratorio d’arte urbana S. è un soggetto collettivo, composto da artisti e architetti, che compie ricerche e azioni sul territorio con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani in via di trasformazione. Attivo a Roma dal 1995, S. ha effettuato alcune azioni di 'transurbanza' attraversando a piedi le zone interstiziali di Roma, Milano, Torino, Parigi, Berlino e Miami, per indagare quelle parti di territorio urbano in continua trasformazione che il gruppo ha definito territori attuali nel manifesto pubblicato nel 1996. Per sperimentare una nuova forma di spazio pubblico contemporaneo fondata sull’accoglienza e l’ospitalità, dal maggio 1999 S. occupa, insieme alla comunità kurda di Roma, l’edificio del veterinario nell’ex mattatoio della capitale: un territorio dove verificare, attraverso l'ascolto e l'interazione con lo spazio vissuto, le potenzialità di relazione tra l’attività artistica e la solidarietà civile. L’edificio, ribattezzato Ararat dal nome della montagna kurda che emerse dal diluvio universale, intende essere uno spazio pubblico che costituisca una ricchezza per l’intera città. Attraverso azioni, progetti, concorsi, mostre, workshop e diverse forme di mappatura e riciclaggio del territorio S. intende indagare e registrare le possibilità alternative alle tradizionali modalità dell’intervento urbano. Il lavoro del gruppo si colloca pertanto in una zona di confine tra l’ambito urbanistico e le strategie artistiche. S. ha partecipato alla Biennale di Tirana (2001), alla Biennale di architettura di Venezia (2000), a Manifesta 3 (Lubljiana 2000), a Mutations (Bordeaux 2000).