STALINGRAD (A. T., 66-67)
Città della Russia europea meridionale, già detta Caricyn, sorta sulla sponda destra del Volga là dove il grande fiume volgendo con un accentuato mutamento di direzione a SE. si avvicina maggiormente al Don. Caricyn fu in origine un posto avanzato fortificato, eretto sulla fine del secolo XVII dai Cosacchi; divenne, successivamente, un centro commerciale e ferroviario abbastanza importante in relazione con Astrachan e la regione del Caucaso settentrionale; nei pressi della città vi erano i depositi di petrolio della società Nobel e la grande fonderia "Ural-Volga". Durante la rivoluzione Caricyn venne aspramente contrastata fra l'armata rossa e l'armata bianca; animatore della difesa rossa fu Stalin, che, alla fine, vi s'insediò saldamente. In suo onore Caricyn ebbe il nome odierno di Stalingrad. In pochi anni la città ha mutato aspetto, divenendo uno dei maggiori centri industriali dell'U.R.S.S., specializzato nella lavorazione di prodotti meccanici e soprattutto noto per la fabbricazione di trattrici. Ivi, infatti, è la maggiore officina della Russia, capace di produrre non meno di 50.000 trattrici all'anno. A Stalingrad esistono altri stabilimenti industriali, come fonderie, segherie e officine meccaniche. Il sobborgo, detto Stalingradstroi, vuol dare l'esempio di una città operaia modello. L'illuminazione e parte dell'energia industriale sono fornite da una potente centrale elettrica locale. Il grande sviluppo delle industrie ha favorito l'incremento demografico della città, la quale conta 388.000 abitanti (in piccola parte di origine tatara e calmucca) in confronto dei 68.000 di quarant'anni or sono.
La regione di Stalingrad. - Il kraj o regione di Stalingrad venne istituita nel 1933 con una parte della regione del Basso Volga. La sua superficie è di 215.421 kmq., compresi 74.163 kmq. da assegnarsi alla provincia autonoma dei Calmucchi; la popolazione complessiva somma a 2.582.900 ab., dei quali 185.400 appartengono alla provincia autonoma dei Calmucchi. La regione di Stalingrad è limitata a nord dalla regione di Saratov e dalla repubblica autonoma dei Tedeschi del Volga; a est dalla repubblica autonoma dei Kazaki (Kazakistan, v.); a sud-est dal Mar Caspio; a sud dalla regione del Caucaso settentrionale; a ovest dalla regione dei mari Nero e d'Azov e dalla provincia di Voronež. La regione di Stalingrad si estende così su tutto il corso inferiore del Volga, da Kamišin ad Astrachan, e su parte della depressione caspica. È regione prevalentemente pianeggiante con qualche ondulazione collinosa verso nord e verso ovest; da Kamisin a Stalingrad la sponda destra del Volga è accompagnata da un orlo rilevato, che si prolunga dalle alture del Volga a nord, ai colli Ergheni a sud; lungo la sponda sinistra si allarga una regione stepposa in parte occupata da laghi salmastri, fra i quali i laghi di Elton e di Baskunčak, l'uno e l'altro famosi per i sali che si ricavano dalle loro acque. Da Stalingrad ad Astrachan, l'ultimo tratto del corso del Volga, che qui si divide in varî rami fra i quali il più importante, oltre al ramo principale, è quello con il nome di Achtuba, si trova tutto al di sotto del livello del mare. La popolazione, in parte costituita di elementi tatari e calmucchi, vive per la grande maggioranza nelle campagne, sicché la popolazione urbana rappresenta il 28% circa. I maggiori centri urbani sono Stalingrad e Astrachan (225.400 ab.): il primo famoso per le grandi officine meccaniche, il secondo come centro peschereccio e grande mercato agricolo.