STALATTITI (da σταλάζω "cado a gocce")
Aggregati cristallini, come le stalagmiti, che crescono entro cavità con forme caratteristiche dipendenti dal particolare modo di formazione e di successivo accrescimento. Sono di solito prodotte da acque contenenti bicarbonato di calcio e sgocciolanti dalle pareti e dalla vòlta di caverne.
La prima goccia, per evaporazione, lascia depositare un velo di calcare e successivamente, aumentando di volume e di peso per sopraggiungere di altra acqua, rompe l'involucro e lascia un primo anello di calcare intorno e sotto il quale si depongono di continuo nuovi strati di minerale.
Le piccole stalattiti in via di formazione, hanno forma cilindrica; per successivo ingrossamento della base assumono forma conica allungata o tozza; talvolta invece sono piatte e ondulate a tenda o a vela.
Stalattiti e stalagmiti formano anche la smithsonite, il calcedonio, il salgemma, ecc.
Architettura.
Le stalattiti (in arabo muqarna) costituiscono il motivo decorativo più singolare e caratteristico dell'architettura islamica, usato sino dal 1000 circa e col tempo diffusosi ovunque dal Marocco fino nelle Indie. Nacque dalla ricerca d'una soluzione decorativa richiesta dal passaggio da uno spigolo o un angolo alla superficie piana, moltiplicando soprattutto le nicchie angolari che servono a formare la base d'una cupola e a scaricare il peso delle vòlte; queste nicchie sempre più numerose e più minuscole, disposte orizzontalmente in ordini sovrapposti e sporgenti l'uno sopra l'altro dànno l'impressione di alveari o di vòlte a stalattiti. Applicati anche a portali, capitelli e cornicioni, esse costituiscono, nel loro aspetto più maturo, un insieme di piccole forme prismatiche sovrapposte a guisa di mensole.
Non è ancora chiarito se appaiano per la prima volta nelle costruzioni turaniche in legno oppure nell'architettura iranica a vòlta; più tardi vengono ricavate in qualunque materiale (argilla, pietra, legno, stucco, ceramica) e, perdendo spesso nelle loro forme più esuberanti ogni funzione costruttiva, servono a scopi puramente decorativi. Accertabili nell'Iran a partire dalla fine del sec. X, le stalattiti hanno avuto nello sviluppo dello stile selgiuchida una funzione essenziale penetrando all'incirca contemporaneamente nell'architettura dell'Egitto, della Sicilia e dell'Africa settentrionale. Nei territorî occidentali dell'arte islamica l'uso delle stalattiti raggiunse nel sec. XIV le soluzioni più brillanti negli archi a gradini e nelle cupole fantastiche ad alveoli dell'Alhambra; nell'Iran esso penetra, nello stesso periodo, nel musaico maiolicato e riempie in sovrapposizioni pittoresche le vòlte enormi dei "Livan". Nell'Egitto e nella Turchia le stalattiti predominano in modo assoluto soprattutto nei portali e nelle nicchie di preghiera; in Persia e nelle Indie, ancora negli ultimi secoli, sono state usate a rivestire tutti gl'interni.
Bibl.: J. Rosintal, Pendentifs, Trompen und Stalaktiten, Berlino 1912; E. Diez, Persien: Islamische Baukunst in Churasan, Hagen 1923, p. 107.