staggio
Nel senso di " dimora ", " abitazione " (cfr. Stallo), la voce compare in Fiore CXXI 5 In cittadi e 'n castella fo mie' staggi / mostrando ched i' faccia vita agresta (cfr. Roman de la Rose 11706-11708 " Es bours, es chasteaus, es citez / Faz mes sales e mes palais, / Ou l'en peut courre a plein alais ").
Si tratta di un francesismo, usato anche da Francesco da Barberino (e cfr. ‛ stazzo ', in Tesoretto 1282). Qui appare manifesto l'influsso del Roman de la Rose: benché non figuri nel luogo corrispondente, stage ricorre tuttavia altrove, in sintagmi simili a quello del Fiore: " Ne ce n'est mie senz raison / Que Deus li beaus, li forz, li sages, / Vost que fust ileuc ses estages " (v. 16918); " E touz defauz e touz outrages / Qui font en enfer leur estages " (v. 20310).