STACCATO
. Nella terminologia musicale si usa la didascalia staccato per ottenere una netta separazione tra le note d'una data serie orizzontale, quasi come se tra l'una e l'altra di esse intercedesse una piccolissima pausa. In luogo della didascalia si ricorre quasi sempre - quando il passo da eseguirsi in staccato è breve o interrotto da frammenti in legato - all'uso di segni convenzionali: puntini, trattini orizzontali o verticali, ecc., soprascritti alle singole note. Di solito i puntini indicano uno staccato piuttosto dolce e appena accennato, mentre i trattini verticali ne indicano uno più deciso, e gli orizzontali uno più appoggiato. L'esecuzione in staccato deve variare del resto grandemente a seconda del carattere estetico del dato passo musicale e delle stilistiche storiche cui la composizione si ricollega. A ottenere un buono staccato si giunge mediante apposita e paziente applicazione, e ciò tanto per i pianisti quanto per i violinisti, i flautisti e in genere per i virtuosi di tutti gli strumenti.