squillo
" Suono acuto e vibrante ", proprio di uno strumento musicale come la tromba: è usato da D. in Pd XX 18 Poscia che i cari e lucidi lapilli / ...puoser silenzio a li angelici squilli..., per indicare i canti dei beati del cielo di Giove (le vive luci del v. 10), come interpretano, tra gli antichi commentatori, il Lana, l'Ottimo, Benvenuto e il Buti.
Altri, invece, fanno riferimento a squilla di Pg VIII 5: s. vale " campano, come: ‛ punge se ode squilla di lontano ' " (Daniello); " voce di campana non grande e specialmente di quei campanelli che si pongono al collo degli animali da fatica " (Venturi).