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SPUGNA

di Giovanni Treccani - Enciclopedia Italiana (1936)
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SPUGNA

Giovanni Treccani

. Industria tessile. - Tessuto, di solito di cotone, della categoria dei velluti ricci, usato specialmente per asciugamani e accappatoi da bagno. Tecnicamente appartiene alla classe dei tessuti con orditi addizionali; ed è la cassa battente che, variando opportunamente la corsa, a mezzo di doppie manovelle oppure di speciale movimento del pettine, obbliga l'ordito addizionale a formare i ricci (v. armatura, IV, p. 420).

Il comune telaio meccanico da cotone può essere trasformato in telaio per tessuti a spugna; occorre però che sia robusto ed è bene che abbia il comando a frizione per il rapido arresto. Deve poter ricevere due subbî d'ordito, uno inferiore che serve per i fili di fondo e l'altro superiore per i fili di riccio. L'ordito di fondo appoggia sopra un portafili comune girevole; l'ordito di riccio appoggia sopra un portafili a bilanciere che regola la tensione del filato durante la formazione del riccio (fig. 1). Il sistema ora più usato è quello della eassa battente condotta da doppie manovelle, comandate da eccentrici, le quali obbligano la cassa battente ad allungare la corsa per la formazione del riccio (fig. 2). Il cilindro su cui si avvolge il tessuto deve essere disposto isolato dal cilindro di richiamo, con comando a frizione, per non schiacciare i ricci. I telai per tessuti a spugna possono essere a una o a più navette (questi con cambiamento da una sola parte, cioè a colpi pari); l'altezza in pettine arriva fino a cm. 220.

Nei tessuti a spugna si usano generalmente filati di cotone semplici o ritorti con torsione soffice, candeggiati o tinti, disposti 1 filo di fondo e 1 filo di riccio. Vi sono tipi bianchi, tipi colorati ottenuti a mezzo della trama e tipi colorati a contrapposto ottenuti ordendo il subbio di riccio 1 filo di un colore e 1 filo di un altro. I disegni più semplici si ottengono con la macchina d'armature (ratière), quelli più complessi con la Jacquard (v. tessitura).

Un tessuto spugna di qualità ordinaria, è formato: ordito di fondo water 16 America IIª; ordito di riccio water 12 India 1ª (tit. ingl.); i due orditi con appretto morbido; se l'ordito è colorato, imbozzimatura in matassa (v. cotone, XI, p. 720); trama cascame 8 (tit. ingl.) candeggiata o tinta in colori diretti. Fili 16 a 20 e battute 10 a 13 al cm. Riccio 1 a 3, cioè lunghezza dell'ordito di riccio tre volte quella dell'ordito di fondo.

Dimensioni degli asciugamani ordinarî: cm. 45 × 80 più frange da cm. 5 senza nodi; cm. 50 × 100 più frange da cm. 10 con un nodo.

Un tessuto spugna, di qualità media, è formato: ordito di fondo, water 16 America IIª candeggiato; ordito di riccio ritorto candeggiato dal 32/2 al 24/2, secondo il peso che deve avere il tessuto; l'ordito di fondo imbozzimato; trama 12 India Iª (tit. ingl.) candeggiata o tinta in colori solidi. Fili 16 a 20 e battute 16 a 18 al cm. Riccio 1 a 4.

Dimensioni degli asciugamani qualità media: cm. 60 × 110 + frange da cm. 12 con un nodo; cm. 65 × 120 + frange cm. 15 con due nodi.

Un tessuto spugna di qualità fina è formato: ordito di fondo, ritorto 32/2 America Iª candeggiato; ordito di riccio ritorto candeggiato o tinto, 32/2 o 24/2 America Iª, secondo il peso che deve avere il tessuto; trama 12 America Iª (tit. ingl.) candeggiata e poi tinta in colori solidissimi (indanthren). Fili 16 a 20 e battute 20 a 25 al cm. Riccio 1 a 6.

Dimensioni degli asciugamani fini: cm. 70 × 120 + frange da centimetri 20 con tre nodi, cm. 80 × 130 + frange da cm. 25 con tre nodi.

La formazione delle frange a telaio avviene accelerando il più possibile, al momento opportuno, la velocità del cilindro di richiamo. Tale acceleramento si può ottenere automaticamente col telaio in moto; in questo caso le poche trame che venissero inserite durante l'avanzamento verranno poi levate dalle operaie annodatrici. L'acceleramento può essere ottenuto anche senza innestare la marcia del telaio, con uno speciale apparecchio comandato dalla macchina d'armature o dalla Jacquard, quindi senza inserzioni di trama.

Generalmente i tipi ordinarî di spugna si producono tripli (con 4 false cimosse) su telai da cm. 180 di luce in pettine, alla velocità di circa 140 battute al minuto; i tipi medî, si producono doppî (con 2 false cimosse) su telai da cm. 145 di luce in pettine, alla velocità di circa 150 battute al minuto; i tipi fini si producono semplici (cioè con due buone cimosse) su telai da 105 cm. alla velocità di 160 battute al minuto.

La percentuale di resa è dal 70 all'80, secondo la qualità del filato, calcolata sul tessuto senza le frange.

Il tessuto spugna in pezza (cioè senza frange) si produce in varie altezze fino a cm. 140 e serve per la confezione di svariati indumenti. In generale il tessuto tolto dal telaio è da considerarsi finito, salvo l'annodatura delle frange. I tipi ordinarî se fabbricati con filati greggi, vanno candeggiati (v. candeggio).

I tipi ordinarî e medî si confezionano in pacchi da una dozzina; i tipi fini, in scatole da mezza dozzina.

La produzione del velluto riccio senza ferri (tessuto spugna) è stata introdotta in Italia verso la fine del sec. XIX e ha preso grande sviluppo; attualmente è quasi tutta assorbita dal consumo interno; si esporta solo un po' di tessuto in pezza.

Vedi anche
telaio Dispositivo mediante il quale si esegue la tessitura, dotato perciò di organi adatti all’intreccio della trama e dell’ordito (➔ tessitura). ● Ossatura strutturale costituita da vari elementi, per lo più travi e piastre disposti in modo da formare un’armatura più o meno rigida e indeformabile (spesso ... velluto tecnica Tipo di tessuto di aspetto caratteristico per gli anelli o sfioccature in rilievo su un tessuto di fondo. ● Tecnicamente si distinguono due generi: il velluto di ordito e il velluto di trama. Il primo, con il pelo formato dall’ordito, è il classico velluto, anticamente di pura seta e ora anche ... trama botanica La massa fondamentale di certi funghi, detta comunemente carne; in senso stretto, trama delle lamelle è quella che forma la massa centrale delle lamelle e che in seguito alla varia disposizione delle ife fornisce caratteri distintivi utilizzabili per la classificazione. tecnica Nell’industria ... non tessuto Struttura tessile piana prodotta con tecnologie diverse dalla tessitura e dalla maglieria; consiste in un velo di fibre (per es., polipropilene, rayon viscosa) tenute insieme con procedimenti di collegamento meccanico, chimico, termico. Pertanto i non tessuto sono una particolare categoria di prodotti ...
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Vocabolario
spugna
spugna (ant. o dial. spógna, spónga, spùngia, ant. e letter. spóngia) s. f. [lat. spongia, dal gr. σπογγία e σπογγιά, der. di σπόγγος «spugna; fungo spugnoso», prob. di origine mediterranea]. – 1. a. In zoologia, nome di organismi acquatici,...
spugnare¹
spugnare1 spugnare1 v. tr. [der. di spugna] (io spugno, ... noi spugniamo, voi spugnate, e nel cong. spugniamo, spugniate). – Detergere, pulire con la spugna: s. i cavalli.
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